Nella parte alta del quartiere, sorge la Chiesa Madrice. La pianta di detta chiesa è a Croce Latina con tre navate di cui una centrale e due laterali. Costruita intorno al 1200, l’area che occupava l’antica chiesa era costituita soltanto da quello che oggi è il Coro ed era preceduta da un atrio, circondato da mura, al quale si poteva accedere per mezzo di due porte, una ad oriente e l’altra ad occidente. Nel 1533 venne ampliata ad opera di Don Vincenzo del Bosco, principe della Cattolica e Conte di Vicari. E’ dedicata a San Giorgio Martire e fu dotata del feudo di San Giorgio. La chiesa presenta, chiari in facciata, i caratteri del Manierismo, anche se questi sono stati in parte celati dall’intonaco che è stato sovrapposto nei primi anni del ‘900 all’antica superficie muraria. All’interno della chiesa si possono ammirare opere d’arte di notevole fattura.
Edificata intorno al 1500 la Chiesa di San Marco ha una sola navata ed all’esterno, dal lato nord, un porticato. Nel 1661 vi si insediò la Congregazione di San Marco. Nel 1680 fu ingrandita con la cooperazione del Governatore della suddetta congregazione, e della popolazione, vi furono accresciute le cappelle, fu portato più in fuori il muro di prospetto, fu fatta la nuova volta, il portico e la nuova torre dell’orologio. La chiesa presenta ben evidenti in facciata e anche nel suo interno i caratteri propri del barocco siciliano. Notevole interesse artistico presentano le statue lignee policrome delle sue cappelle. Una delle statue rappresenta San Marco Evangelista costruita intorno al 1524; l’altra, raffigura San Giovanni Battista ed è anch’essa databile attorno alla seconda metà del 500. Altre importanti opere artistiche presenti nella Chiesa di San Marco sono le statue di San Biagio, di Santa Rosalia e della Vergine Immacolata e un quadro raffigurante la Vergine Santissima e San Marco evangelista.
La chiesa, di piccole dimensioni, ha una sola navata con Cappelle nei muri d’ambito. Nel 1891 vi si insediò la Confraternita del Santissimo Sacramento, il cui scopo era quello del culto pubblico della Santissima Eucarestia. All’interno della chiesa della Madonna delle Grazie, particolare importanza artistica rivestono le statue di: Santa Domenica, in marmo bianco opera dello scultore Jacobus Tarsia di Napoli; il San Michele Arcangelo della fine del 600; il Crocefisso di pregevole fattura tardo-rinascimentale; la statua delle Madonna delle Grazie, databile agli inizi dell’800 e attribuibile al Bagnasco.
Sia la chiesa che il convento, vennero costruiti intorno al 1570 a contribuzione pubblica . La Chiesa di San Francesco, è a croce latina con tre navate; nel 1866 l’ordine monastico fu abolito e i beni del convento e il fabbricato stesso, furono incamerati dal demanio comunale. Intorno al 1870 la chiesa venne restaurata, furono rifatti completamente il prospetto principale e il campanile; dal 1857, anno di fondazione della congregazione del terz’ordine Francescano, è sede di detta congregazione.
Dai riveli della seconda metà del 500, si legge che la chiesa di San Vito esisteva già in questo periodo, essa però si trovava in aperta campagna ed i quartieri nuovi dei paese non si erano estesi fino alla valle di San Vito. Sin dalla sua edificazione, questa chiesa è stata sede della Confraternita del Crocifisso, oggi sotto il titolo del Santo Abitino di Maria Santissima Addolorata..Nel 1759 ad opera del sacerdote Andrea Anzalone, vennero apportati dei restauri e venne costruito il campanile. La chiesa di San Vito ha tre navate di cui una centrale e due laterali nelle cui navate sono accolte statue di santi tra le quali quelle di maggiore interesse artistico sono: il gruppo statuario ligneo della Sacra Famiglia, databile intorto al 700; la bellissima statua dell’Addolorata, di fattura ottocentesca opera del Bagnasco; il Crocefisso; il San Vito, statua lignea policroma alta metri 1,90; ciò che colpisce di questa statua è la bellezza delle sue fattezze; l’opera è databile agli ultimi anni del 500.
Pagina aggiornata il 20/03/2024
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